L'idea nasce dallo studio del libro di Giovanni Piana Elementi di una dottrina dell'esperienza. In questo libro, (che per me è stato estremamente formativo e che ha influenzato un gruppo di giovani allievi di Piana, oggi professori universitari: Vincenzo Costa, Elio Franzini, Paolo Spinicci, Alfredo Civita, Carlo Serra, Paola Basso) i "campi" o "piani" dell'esperienza che vengono indagati (secondo una impostazione filosofica che Piana stesso presenta sia nella Premessa, sia nell'articolo L'idea di uno strutturalismo fenomenologico) sono:
I. la percezione
II. il ricordo
III. l'immaginazione
IV: il pensiero.
Quali altri capitoli il libro avrebbe dovuto comprendere, se l'obiettivo fosse stato quello di una ricognizione completa dei vissuti con caratteristiche strutturali proprie?
1. Bisogno (< corpo )
2. Desiderio/volontà/intenzione
3. Immaginazione
4. Pensiero
5. Ricordo
6. Emozione
7. Percezione
8. Azione (> mondo circostante)
L'ordine va dalla maggiore vicinanza alla soggettività (1) verso la maggiore vicinanza all'oggettività (8).
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