15 ottobre 2020

Prime esperienze in DDI e problema trasporti

 


Si sta per concludere nel nostro liceo la prima settimana con metà studenti in presenza e l'altra metà in videoconferenza. A parte le difficoltà iniziali, devo dire che comincio già ad abituarmi e devo constatare che alcuni problemi che mi ero immaginato in realtà non ci sono. Innanzitutto: gli interventi degli studenti da casa si sentono abbastanza bene anche in classe (il volume delle casse del pc è sufficiente), e così anche gli interventi fatti in classe vengono sentiti dagli studenti collegati. (La piattaforma che stiamo usando è Meet di Google. Nelle prossime settimane seguiremo corsi di formazione sugli altri strumenti della GSuite.) Già questo mi consente di organizzare, oltre alla classica lezione frontale, lezioni aperte e partecipate, il che non è poco...

Speriamo che la situazione di impennata dei contagi non ci costringa a tornare alla DAD, con tutti gli studenti a casa! Ma su questo vorrei dire: se i mezzi pubblici sono affollati nelle ore di viaggio degli studenti da casa a scuola, perché non risolvere potenziando le corse? Mi sembra impossibile che non si possa aumentare il parco dei mezzi pubblici o assumere nuovi conducenti! Oppure, come suggeriva la Fornero stasera a Otto e mezzo, pagare delle ditte private (che oltretutto sono adesso in crisi per l'annullamento delle gite scolastiche) per effettuare corse specifiche dedicate agli studenti. Non è credibile che manchino i soldi per poter fare questo nelle grandi città!

5 ottobre 2020

Didattica per Epicuro

 



Qualche spunto e qualche materiale per lavorare su Epicuro.

Su Epicuro quest'anno lavoro ancora con il manuale (perché il primo volume è ancora in loro possesso e mi sembra assurdo non farglielo usare; con la mia quarta di  quest'anno gli esperimenti di non-utilizzo del manuale inizieranno dopo la parte sulla filosofia medievale). Il manuale che avevo scelto e adottato è il Fonnesu - Vegetti, Filosofia: autori testi temi, Le Monnier Scuola.

La parte che il manuale dedica a Epicuro è buona. Unico difetto: nella trattazione della "logica" (= teoria della conoscenza) vengono enunciati tre criteri che, secondo la testimonianza di Diogene Laerzio, Epicuro sosteneva portino alla verità – 1. le sensazioni, 2. le anticipazioni, 3. le affezioni – ma poi nel seguito il termine "affezioni" non viene spiegato e sembra sparire nel nulla. In realtà si tratta di piacere e dolore, che vengono trattati dal manuale nelle parti dedicate all'etica, ma manca il collegamento.

Il testo di Epicuro che ho scelto per la lettura integrale da parte degli studenti è la Lettera a Meneceo. Ne ho letto alcuni passaggi in classe, focalizzando la mia attenzione soprattutto sul tema dei bisogni e sulla teoria del piacere. Ho fornito loro la mappa concettuale che qui vedete riprodotta.

Ho cercato di far ragionare gli studenti su cosa sia realmente il piacere e su come vada interpretato. Ho cercato inoltre di stimolarli a riflettere sulla nozione di "bisogni fondamentali" (naturali e necessari) in riferimento alla loro esperienza. Attraverso una discussione guidata sono emersi tanti bisogni in più rispetto a quelli enunciati o esemplificati da Epicuro. Alla fine ho voluto spiegare brevemente la teoria di Maslow sui bisogni, in modo da arricchire ulteriormente la loro riflessione. Il materiale che ho loro inviato come supporto alla spiegazione delle teoria di Maslow è il seguente, che ho trovato in rete


Riguardo all'atomismo di Epicuro mi sono soffermato in particolare sul clinamen, facendo notare due cose:

1) il problematico rapporto tra l'idea che a livello atomico accadono eventi senza causa e l'idea della libertà umana. Nel concetto di libero arbitrio, infatti, è senz'altro contenuto il concetto di autodeterminazione e questo si concilia male con un indeterminismo radicale. Vero è che nella Lettera a Meneceo Epicuro dice che il destino, il nostro futuro, è in parte nelle nostre mani, ma pensando che voglia tracciare un parallelismo tra la coppia caso + necessità (a livello atomico) e la coppia libertà + necessità resta il problema : come il caso (inteso come assenza di cause) può fare da fondamento alla libertà?

2) la teorizzazione del clinamen si può intendere come un'anticipazione metafisica di una tesi scientifica arrivata molto dopo, ovvero il principio di indeterminazione di Heisenberg. Ma questo nesso (che confermerebbe la tesi di Popper sulla fecondità della metafisica) andrebbe messo alla prova approfondendo il significato del principio di indeterminazione. Tornerebbe utile la lettura dell'ultimo libro di Carlo Rovelli sulla meccanica quantistica: Helgoland.