29 novembre 2020

... e io vi dichiaro marito e marito!

 


La frase del titolo non è la frase di rito, nella celebrazione delle unioni civili fra persone dello stesso sesso (in Italia non abbiamo i "matrimoni", abbiamo appunto le "unioni civili"), ma sta entrando sempre più nell'uso il termine "marito" per indicare il partner di un uomo, se la coppia gay si è unita civilmente (non so se valga lo stesso, simmetricamente, per l'uso del termine "moglie" in riferimento alle coppie di donne). Ed era del resto piuttosto probabile e prevedibile che ciò accadesse. Non abbiamo infatti, nella lingua italiana, un termine alternativo ma adeguato e calzante. "Partner", "coniuge"...? Troppo formali. "Compagno"? Può andar bene se i due non si sono uniti civilmente, ma non funziona se si vuole marcare la differenza. Bisognerebbe inventare un termine nuovo, ma come sappiamo nell'evoluzione linguistica spesso avviene il riutilizzo di termini già esistenti con significato modificato. Del resto è avvenuta la stessa cosa con il termine "gay". Quindi non stupiamoci se sentiamo un uomo dire: "Mio marito ha avuto un aumento di stipendio", o se sentiamo qualcuno dire, rivolgendosi a un uomo, "Come sta tuo marito?".

5 novembre 2020

Ritorno alla DAD e meraviglie della Google Suite

 


Tutto sta accadendo molto rapidamente...

Il ritorno della superiori alla didattica a distanza, voluto da Fontana per la Lombardia (prima che ci si arrivasse con il DPCM di oggi, 4 novembre) non ci ha colto impreparati: ci eravamo già attrezzati con l'acquisto della piattaforma G Suite per tutti i docenti e gli studenti, e con un corso di formazione sull'utilizzo delle principali applicazioni di Google utili alla didattica a distanza: Classroom, Meet, Calendar, Moduli...

Il corso è tenuto da due colleghi già esperti; sto imparando tante cose nuove e gradualmente vorrei introdurle nella mia didattica. Oggi per esempio abbiamo imparato a usare Moduli per costruire test di vario tipo... mi attrae l'idea di provare a costruire test a scelta multipla con i quali l'applicazione corregge e valuta istantaneamente le risposte... Ma soprattuto vorrei sfruttare tutte le potenzialità di Classroom. Credo che questa piattaforma resterà utilissima anche quando si potrà tornare a una didattica in presenza.

Ma torneremo veramente alla scuola di prima? La domanda non me la pongo in relazione alla fine della pandemia, che prima o poi finirà, se non altro perché avremo imparato a convivere con il virus... me la pongo soprattutto perché le cose che stiamo imparando a fare adesso lasceranno una traccia profonda, è indubitabile... 

Chi vivrà vedrà, ma su questo tema tornerò sicuramente.