Il dover garantire la sicurezza sanitaria a scuola nelle nuove condizioni create da Covid19 può diventare l'occasione per ripensare a fondo la formazione scolastica.
Voglio cominciare a raccogliere delle idee qui, lasciando aperto il discorso a interventi di colleghi, studenti, genitori, dirigenti, e prevedendo momenti anche futuri di ulteriori raccolte di idee e discussioni. Premetto che la mia esperienza riguarda i licei, e quindi quello che dirò riguarda innanzitutto questo ambito, ma può anche estendersi in alcuni casi agli altri livelli.
La prima cosa è questa: invece che limitarsi a "dimezzare le classi" in presenza, riservando alla metà che resta a casa versioni digitalizzate della didattica (in diretta o in differita) o turnazioni, cominciare a impostare il gruppo classe con un numero massimo di 12 alunni, perché gruppi piccoli facilitano la didattica per vari motivi (più possibilità di conoscere individualmente gli studenti, meno tempo necessario a gestire le verifiche, più controllo sulla disciplina...). E' chiaro che questo implicherebbe una spesa doppia per lo Stato riguardo agli stipendi (il doppio degli insegnanti), ma le vere riforme partono da investimenti seri.
Per ora mi limito a questo.
Alla prossima puntata.
Attendo commenti e altre idee.
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