14 ottobre 2009

Meraviglie del contrappunto






Il contrappunto è una tecnica compositiva che consiste letteralmente nel contrapporre punto a punto, cioè nota a nota, ovvero consiste nell'intrecciare linee melodiche autonome in modo che si incastrino armonicamente. L'effetto per l'ascoltatore è quello di assistere a un evento che si svolge su più livelli, con più dimensioni (tante quante sono le linee melodiche) e ne riceve in genere una sensazione di complessità ordinata o potremmo anche dire di molteplicità non caotica. Siccome questa sensazione corrisponde secondo me a quella che spesso ci trasmette la realtà se cerchiamo di considerarla nel suo insieme, il contrappunto può aiutarci a pensare un futuro sistema filosofico, che pretenda appunto di abbracciare col pensiero tutta la realtà (se non almeno quella di cui abbiamo esperienza...) cercando di mettere ordine al guazzabuglio concettuale che inevitabilmente si genera rispetto a tale pretesa.
Propongo come primo esempio l'ascolto della Fantasia in fa minore di J.L. Krebs per oboe e organo, nella versione trascritta e visualizzata da Stephen Malinowski, notevole per la calma (sottolineata anche dai timbri felpati e vellutati) con la quale il compositore intavola una grande quantità di linee melodiche, ben intrecciate ma anche sufficientemente distinguibili.
Se avete apprezzato siete pronti a godervi anche i successivi brani che vi propongo, tutti del grande J. S. Bach:
il contrappunto I dell'Arte della fuga, in una versione per flauti dolci: http://www.youtube.com/watch?v=-a6KUAONwzM
il preludio e fuga 20 dal I libro del Clavicembalo ben temperato: http://www.youtube.com/watch?v=Qj4lPhfG98o
il terzo movimento del Concerto Brandeburghese n. 4: http://www.youtube.com/watch?v=8cN9GjL4q_o
Naturalmente gli esempi potevano essere molti altri, ma questi mi sembrano particolarmente chiari e godibili e, spero, fonte di ispirazione per i filosofi di passaggio...

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