Spesso si sentono gli insegnanti lamentarsi che un certo studente “manca di logica!”; si ritiene che si impari a ragionare attraverso altre discipline, come la matematica o il latino… Ma perché non usare lo strumento principale che l’umanità ha escogitato per studiare e praticare il ragionamento valido?
Franca D’Agostini, nelle Conclusioni di "I mondi comunque possibili. Logica per la filosofia e il ragionamento comune” sostiene che imparare a ragionare bene e a riconoscere i ragionamenti non validi è fondamentale per la vita pubblica: i ragionamenti, buoni o cattivi, guidano l'azione e sostengono quello che passa per vero e per giusto, quindi occorre saperli valutare criticamente. Per favorire l’introduzione dello studio della logica a scuola ha anche scritto un manuale per i licei: “Le ali del pensiero. Corso di logica elementare”.
Chi è per l’introduzione dello studio della logica nelle scuole (anche dalla primaria, in forme adeguate ovviamente) può sostenere la proposta andando su
1 commento:
La logica è fondamentale, e per certi versi "innegabile"; è un punto di vista che, per oggettività, può tranquillamente essere paragonato alla matematica, dunque a qualcosa di tangibile e concreto.
La logica, in fondo, è la modalità del buon senso nell'attività del pensare. E oggi manca, eccome se manca! Basta ascoltare come gli individui, anche quelli che ci governano, portano spesso alla nostra attenzione le loro tesi: senza una logica valida.
Questo strumento filosofico è irrinunciabile in qualunque campo della vita e della ricerca. La logica non è speculazione metafisica, non è teologia; la logica è quanto di più vicino ci sia, nell'ambito del pensare astratto o concreto, alla perfezione della matematica.
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