Vorrei lanciare una riflessione su un filo rosso che attraversa la musica contemporanea, e che in modo un po’ semplicistico definirei “Neobarocco”.
(sul concetto di BAROCCO ci sarebbe molto da approfondire... forme barocche si possono ritrovare nelle cose più strane, per esempio nella densità del miele...)
Esiste da molto tempo, in realtà. Il primo esempio (“primo” nel senso che se risalgo nella mia memoria il ricordo più vecchio che ho di questo tipo di esperienza musicale, cioè l’esperienza di ritrovare l’energia della musica barocca in pezzi contemporanei che ne richiamano aspetti ritmici, timbrici, formali, armonici) è forse Michael Nyman. Penso alla musica per il film I misteri del giardino di Compton House (del grande regista Peter Greenaway).
Altri esempi?
Karl Jenkins (penso in particolare a Palladio), ma soprattutto Max Richter, di cui voglio citare i meravigliosi brani per la serie tv (tratta dal romanzo della Ferrante) L'amica geniale (qui tutti i brani), e soprattutto il suo tributo a Vivaldi, con la ricomposizione delle Quattro Stagioni.
Recentemente scopro un altra gemma di questa vena mineraria nella musica contemporanea, e come la scopro? La pubblicità del formaggio Bavaria Blu di Bergader, che mi colpisce per la musica elettrizzante. Sono andato subito a cercare in rete di chi fosse quella musica, ma ancora non era stato messo lo spot su YouTube, quindi mi son dovuto tenere la curiosità. Da qualche giorno invece ho potuto scoprire che si tratta di Adrián Berenguer, un compositore spagnolo che mi sembra, da qualche assaggio veloce che ho fatto, notevolissimo.
Sarebbe interessante andare a rintracciare le origini contemporanee di tutto ciò. Mi viene in mente Philip Glass, nelle opere in cui "complica" il minimalismo, ma forse in realtà bisognerebbe risalire al Pulcinella di Stravinsky...
Quali altri nomi vi vengono in mente, che possano rientrare nel "Neobarocco"??
Chi se la sente di fare uno studio su questo fenomeno? Esiste già qualcuno che se ne è occupato?